"L'eccezionale capacità visionaria di Georges Simenon ha un'ulteriore conferma... Da più di due secoli viviamo nel mito della natura allo stato puro, "bonaria e rosea", e oggi più che mai crediamo che l'uomo potrebbe difendersi dall'ammorbamento e dagli spettri dell'estinzione se sapesse adeguarsi, appunto, alla natura. Non è così, ammonisce Simenon. La solitudine, il rifiuto del presente, l'utopia robinsoniana, aprono la strada all'autodistruzione: è impossibile recuperare un candore perduto attraverso i millenni". (Giulio Nascimbeni)
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