i "saggi" di montaigne non sono un breviario di saggezza ben temperata, un prontuario di morale salutifera, ma lo specchio delle paure e delle difese di un essere che si scopre frammentario e diversificato. e infatti montaigne stesso il soggetto di questo libro: soggetto mutevole, di cui appunto non l`essere si puo` descrivere, ma solo il passaggio, e un passaggio "di giorno in giorno, di minuto in minuto", adattando la descrizione al momento. con alcuni secoli di anticipo sulle ricerche della psicologia, montaigne sperimenta come la personalita` sia un aggregato provvisorio, incomprensibile e affascinante, di soggetti istantanei, un mosaico di io che variano secondo le contingenze. non per nulla i "saggi" sono un`opera in divenire, in continua trasformazione. i due libri consegnati al tipografo per la prima volta nel 1580 (e ristampati con alcune aggiunte nel 1582), nella successiva edizione del 1588 si trovano accresciuti d`un terzo libro, non solo, ma intarsiati di piu` di seicento addizioni: via via che l`io muta - senza peraltro rinnegare la sua forma precedente - l`opera, sosia dell`io, dovra` mimarne le metamorfosi. in edizione tascabile la nuova traduzione di fausta garavini, condotta sul testo stabilito da andre` tournon e con un ricco apparato di commento, che fanno di questo volume un contributoper apprezzare la modernita` della scrittura dei "saggi". |