guardandosi come ogni mattina allo specchio, vitangelo moscarda, detto genge`, nota un particolare del proprio volto di cui non si e` mai accorto: il naso in pendenza verso destra. inizia qui l`avventura dell`uomo, che si sente sdoppiato in un altro se stesso, conosciuto solo dallo sguardo altrui. le cose si complicano velocemente: moscarda non e` piu` alle prese con un solo estraneo, bensi` con centomila estranei che convivono in lui, secondo la realta` che gli altri gli danno, "ciascuno a suo modo". nello sfuggire alle proprie centomila realta`, genge` si trovera` a rinnegare perfino se stesso. con "uno, nessuno e centomila", il suo ultimo romanzo (pubblicato nel 1925), lo scrittore siciliano porta all`estremo compimento il processo di scomposizione del personaggio, raggiungendo nel contempo il vertice della sua carriera narrativa... |