"non penso mai alla sfortuna. se pensi alla sfortuna parti parecchi metri indietro e non recuperi piu`. e siccome la vita e` una corsa, ma bisogna pensarla come una corsa divertente, e` meglio non prendersi degli handicap. se usi tanto i piedi e le gambe nel tuo lavoro e` possibile che qualcosa si rompa prima o poi, ma e` la testa che comanda. la testa e` la cosa fondamentale, sempre. senza testa non si trovano vie d`uscita." ha nome italiano e mentalita` americana, giuseppe rossi, al punto che ha voluto, per questo libro in cui parla per la prima volta di se`, un titolo nelle sue due lingue. e principalmente grazie a questo eccezionale mix di piedi e testa che e` riuscito a rialzarsi ogni volta che il destino lo ha sgambettato e spinto a terra. dal primo serio infortunio sul campo del real madrid, la sua carriera rievoca gli elementi essenziali di un racconto omerico: l`eroe con incredibile talento e con il tallone d`achille posizionato nel ginocchio destro, cha passa dalla gloria di una strepitosa vittoria alla polvere dell`ennesimo crack fisico. ma il suo doppio talento, piedi buoni e testa fina, ha consentito a giuseppe rossi di rimettersi sempre in piedi, a colpi di interventi chirurgici, pazienza, fisioterapia, esercizi di ogni tipo e soprattutto aggrappandosi a una volonta` d`acciaio, alla certezza che ci sara` sempre un domani, alla consapevolezza che il sacrificio produce sempre i suoi frutti, senza mai cedere al facile lamento della vittima. |