non c`e` filosofo, tra gli antichi e i moderni, che non abbia parlato di felicita`. dare ragione della vita e del modo di renderla migliore e` stato parte essenziale di una competenza sui generis, dichiaratamente fondata sulla conoscenza dell`uomo, che ha mantenuto alto per secoli il prestigio di questa figura intellettuale. medici dell`anima, o del disordine della mente, i filosofi hanno dispensato diagnosi e prescrizioni per rendersi felici con cognizione, indagando ogni piega del rapporto dell`individuo con se stesso, con gli altri, con la precarieta` dell`esistenza. il libro intende presentare al lettore, introducendoli e commentandoli, testi che esprimono con particolare forza la pretesa strategica che ha accompagnato a lungo la ricerca filosofica, dialogando spesso con gli altri saperi a disposizione di ciascuna epoca. se il primo volume risaliva alle origini, disegnando le linee di un discorso che le epoche successive avrebbero sempre di nuovo ripercorso. "tra i moderni" ricostruisce importanti sviluppi di tale dimensione intellettuale. da pascal a spinoza, da hobbes a kant, da rousseau a marx e nietzsche, la questione si rinnova e diventa piu` complessa, rispetto all`universalismo fiducioso degli antichi, imponendo di superare alcuni parametri di implicita esclusione: il genere, la classe, la fede religiosa. l`ultima sezione documenta il disincanto intervenuto in questa prospettiva di ricerca. un`appendice su darwin chiude la rassegna. |