"era sempre cosi`: che a un certo punto paolo mi chiamava. ovunque fossi, quando l`estate s`avvicinava, mi arrivava la sua telefonata, e c`era spesso da divertirsi. mai una volta che fossi riuscito a prevedere quello che mi stava per proporre, neanche lontanamente, e questo era il bello di quel grande fantasista della vita che e` villaggio. c`era da divertirsi, si`, e anche un minimo di cui preoccuparsi. ma quello che e` successo nell`estate del 1982 supera ogni immaginazione e, ora che faccio mente locale su quel periodo, mi sembra quasi irreale che sia andata davvero cosi`." sembra di leggere una storia fantozziana doc, con paolo villaggio nella parte del megadirettore galattico del tempo libero e adriano panatta in quella del grigio impiegato obbligato ad assecondarne le iniziative piu` assurde. la differenza, in questo spumeggiante libro, e` che e` tutto vero, incredibile e molto divertente. "lei non sa chi eravamo noi" e` il racconto di un`amicizia profonda e sopra le righe fra due formidabili protagonisti degli anni ottanta: il piu` grande tennista italiano di sempre e il piu` geniale artista comico di quel decennio. da questo sodalizio tra fuoriclasse sono scaturite vacanze e imprese mirabolanti, viaggi improvvisi e improvvisati, pieni di incontri fortuiti con bizzarri sconosciuti, benevole truffe fatte e subite, sceneggiate teatrali per uscire da un`impasse, momenti di reale imbarazzo e di nessuna pieta`, abbuffate di cibo e bevute da denuncia, con qualche sbadata vole`e sui campi da tennis... |