si parte dal gigantesco estuario del fiume congo, come i colonizzatori, i missionari, i bianchi hanno sempre fatto. un getto possente di detriti, terra, alberi che trasforma l`oceano in un brodo torbido per centinaia di chilometri: "le immagini del satellite lo mostrano chiaramente: una macchia brunastra che, durante il picco della stagione dei monsoni, si estende verso ovest per ottocento chilometri. quando ho visto per la prima volta delle fotografie aeree mi e` venuta in mente una persona che si era tagliata i polsi e li teneva sotto l`acqua, ma per sempre. cosi`, quindi, comincia un paese: diluito in una grande quantita` di acqua di oceano". e poi, attraverso centinaia di interviste con congolesi di tutte le eta` e le etnie, attraverso lo studio della storia, dell`archeologia, della geografia e della climatologia, attraverso una scrittura tersa e coinvolgente, si va alla scoperta di un paese, di un popolo, di un continente. dai primi insediamenti preistorici agli orrori della dominazione coloniale belga, dall`indipendenza alle guerre civili, attraverso giungle e citta`, montagne di ghiacciai perenni e pianure rigogliose, miniere di ogni minerale prezioso e una natura ricchissima e incontaminata, un libro che davvero restituisce un mondo. |