"comici spaventati guerrieri" e` una "recherche" metropolitana che si dilata coralmente come un blues ritmando spostamenti e appostamenti, separazioni e incontri, agguati e fughe, colpi di kung-fu e spari, amori improvvisi e improvvise amicizie, dialoghi, monologhi, visioni e sogni. sulle sue note ilari aleggia l`atmosfera acre della citta` e l`infinita distanza tra "centro" e "periferia". giacche` questo e` un romanzo in cui il riso ricade sul cinismo, la corruzione squallida e dorata, la stupidita` di questi anni che qualcuno ha definito e qualcuno ha voluto bui. e un romanzo che risuona delle impreviste possibilita` polifoniche del tragicomico quotidiano, un libro in definitiva che non somiglia a nessun altro somigliando a stefano benni. il quale raggiunge qui un`altra meta del suo percorso solitario, rivolto a riscattare il comico dagli avvilimenti imperanti, a restituirgli dignita` letteraria in una scrittura vibrante di modulazioni musicali e poetiche, e in una tensione tematica che porta questo genere ad affacciarsi, come per sfida, sull`opposta sponda del tragico. |