un libro-pamphlet, un j`accuse radicale di uno scrittore sempre sul campo, e questa volta impegnato a dire il suo no deciso, irrevocabile, alle "cose" di sicilia. sul banco degli imputati la rivoluzione farlocca dell`attuale governatore, rosario crocetta, e lo statuto d`autonomia regionale da cui origina il malaffare e un costume politico che non puo` piu` essere accettato. la sicilia sta affogando nell`indifferenza: per le spese, per il bilancio, per la mafia che a parole si combatte ma in realta` si lascia prosperare indirettamente, girandosi da un`altra parte e fingendo invece di guardare nella giusta direzione, che giusta non e`. lo aveva detto sciascia, parlando di "professionisti dell`antimafia". e poi ancora: gli "enti mangiasoldi", il mare delle sovvenzioni che vanno e vengono, l`eccesso infernale di dipendenti pubblici, lo scandalo del muos, il sistema di comunicazione militare approntato dagli americani: torri radio e antenne di diciotto metri per favorire la colonizzazione tecnologica ed economica della sicilia. anche la natura si e` corrotta. nella nuda terra siciliana, tra gli insetti laboriosi ecco spuntare le microspie delle procure. un libro provocatorio, contro i padroni, i campieri e i sovrastanti, veri o presunti, a cui la sicilia, quella vera e ancora memore della sua antica dignita`, e` stanca di dare ospitalita` all`infinito. |