da qualche tempo, andrea camilleri lancia dei personalissimi "segnali di fumo". sono foglietti di poche righe cui lo scrittore affida, in totale liberta`, quello che gli suggerisce l`estro del momento. ma che cosa "segnala" camilleri? intanto, molta partecipazione per le nostre vicende politiche: soprattutto indignazione per l`assenza di etica, la corruzione, la volgarita`, il populismo becero, gli insulti di troppi "politici senza onore" che hanno prodotto fame, disoccupazione, scontro sociale, impoverimento del paese. poi, il gusto mai perduto del racconto disteso, dell`aneddoto divertente e rivelatore. il piacere degli incontri con personaggi del tutto sconosciuti o trattati esattamente alla stessa stregua - famosi come wislawa szymborska e il presidente argentino alfonsi`n. le letture che durano da una vita (pirandello, vittorini, malraux, philip roth, tabucchi) e che suggeriscono alcune sobrie e per niente retoriche considerazioni sull`arte dello scrivere. infine, il senso - molto umano, ma mai troppo malinconico - del tempo che passa, dell`eta` che avanza: "... mettiamola cosi`: il tempo e` una giostra sempre in funzione. tu sali su un cavalluccio o un`automobilina, fai un bel po` di giri, poi, con le buone o con le cattive, ti fanno scendere." ora, camilleri ha deciso di raccogliere qualche decina dei suoi "segnali di fumo", organizzandoli in una sequenza "narrativa". l`effetto, per il lettore, e` quello di una conversazione con l`amico saggio, ironico, affettuoso che tutti vorremmo avere. |