david sylvian visto come filosofo in accordo con lo spirito postmoderno, che invalida l`identita` e la mantiene sul piano del non suono, nel tormentato rapporto io/altri. se ne analizzano le opere, specie dell`ultimo periodo, i testi e lo stile di vita (tao). ne emerge il ritratto di un personaggio che si abbevera all`oriente e all`occidente, facendo della musica l`obiettivo di un percorso di autorealizzazione, che lo ha portato, gradualmente, a concepire una nuova visione dell`arrangiamento, sempre piu` spogliato dei suoi orpelli e capace di magnificare la voce, senza che questa, peraltro, sia debordante. sylvian mostra a tutti noi come il silenzio possa diventare parte integrante e precipua della musica in direzione del nonsense o recupero della propria nudita` esistenziale. |