3 agosto 2010. tornata a casa dopo il funerale del padre, lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: e` un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall`eta` di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicita`, il corpo dell`io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l`odore dell`amata tata violette, il sapore del caffe` di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d`uva. giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. con la curiosita` e la tenerezza del suo sguardo attento, con l`amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane. |