milano, estate 1981: siamo nella fase piu` tarda, e piu` feroce, della stagione terroristica in italia. non ancora quarantenne, giacomo colnaghi a milano e` un magistrato sulla linea del fronte. coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attivita` di una nuova banda armata, responsabile dell`assassinio di un politico democristiano. il dubbio e l`inquietudine lo accompagnano da sempre. egli e` intensamente cattolico, ma di una religiosita` intima e tragica. e di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una societa` aperta. e sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie. dall`inquietudine e` avvolto anche il ricordo del padre ernesto, che lo lascio` bambino morendo in un`azione partigiana. quel padre che la famiglia cattolica conformista non pote` mai perdonare per la sua ribellione all`ordine, la cui storia eroica colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell`unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. l`inchiesta che svolge e` complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andra` a buon fine. ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all`uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l`origine delle ferite che stanno attraversando il paese... |