in un romanzo coraggioso e sorretto da una scrittura originale, viola di grado racconta la storia di un suicidio e di cio` che segue. una folgorante invenzione della vita dopo la morte: la nostalgia, l`amore, la frequentazione "fantasmatica" delle persone care, la solitudine e l`incomunicabilita`, in un aldila` cupo e ribollente, senza pelle e senza sensi, dominato da una natura crudele, che sfalda i corpi, ma anche da una vita ostinata che a questa morte si sottrae. un romanzo che fa paura: la disgregazione dei corpi, la sopravvivenza dell`"anima", la tristezza e il rimpianto per la vita che non riesce a ricomporsi ma continua a incedere e spiare, vagando in un mondo deserto ma affollato, dove i vivi non possono piu` vederti e sentirti ma i morti restano all`erta, impauriti, in ascolto. |