da montecassino a bose, da camaldoli a subiaco, dall`abazia di noci, nella murgia pugliese, ai contrafforti di serra san bruno in calabria, da praglia sino alla badia del goleto, sui crinali dell`irpinia orientale, "hai trovato il monastero giusto?": la domanda che qualcuno di tanto in tanto mi pone mette in guardia i fraintendimenti che il mio vagar eremi e cenobi potrebbe suscitare. no, non sto cercando il monastero giusto. vado per questa strada perche` ho il sospetto che le luci nascoste che giungono da questi luoghi siano ancora capaci di offrire qualche solido orientamento. perfino nella densa penombra calata sui giorni italiani. busso a queste porte perche` ho l`impressione che qui si impari davvero che si puo` cambiare il mondo, ma impresa piuttosto complicata - a patto di cominciare a cambiare se stessi, partendo dalle cose piu` semplici e concrete. ad esempio, cercando di stare nel mondo prendendone nel frattempo la giusta distanza. governando in modo diverso faccende quotidiane e basilari come il dormire e il mangiare, il desiderare e il bisogno di riconoscimenti, il silenzio con se stessi e l`incontro con gli altri. sembrano bazzecole, ma quelli che vi si sono cimentati seriamente dicono che la sfida sia di vertiginosa difficolta`. e, soprattutto, pare duri tutta una vita. |