e sotto il segno delle divergenze, e al tempo stesso della comune esigenza di una lettura insieme rigorosa e appassionata, che si apre e si chiude, nell`arco di ventotto anni, l`amicizia epistolare tra ceronetti e quinzio: due adelphiani della prima ora. due vite segnate dalla abissale contaminazione con il sacro e con la parola, da quella poetica a quella scritturale, che l`epistolario restituisce in una policromia di sfumature e di rimandi serrati. due fedi assolute, infrangibili, irriducibili: da un lato quella paolina, teologicamente "scandalosa", di sergio quinzio nella resurrezione della carne, nella consolazione finale; dall`altro quella, filosoficamente tenace, di guido ceronetti nel potere della gnosi. due anime che, cio` nonostante, non cessano di interpellarsi e di ascoltarsi a vicenda, e non soltanto su argomenti teologici, ma anche sui grandi dibattiti che investono la societa` e la politica (l`aborto, il conflitto israelo-palestinese), fino ai problemi della vita quotidiana (la salute, il cibo, i traslochi). |