carla pampaloni scotti ha cinquant`anni, una netta somiglianza con ave ninchi, e` professoressa di chimica alla statale di milano, e` sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. la sua collega e amica della vita e` paola ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. o almeno cosi` sostiene il vecchio alfredo pampaloni, padre di carla, ex industriale. un ottuagenario che guida la sua jaguar come manuel fangio, che prepara i martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. agosto 2012: alfredo pampaloni convoca tutti a sola`ria. nella futuribile villa di famiglia arriva carla con suo figlio e l`ottolina, e da londra arriva edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. e allora subito: il vecchio pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di sola`ria e quella di milano; edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un`accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. ed e` da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l`aiuto del vice ispettore erica daldosso, rughe e capelli d`argento. il passato si sgroviglia. ed e` quasi tutto da ridere. |