"questo libro parla della terra e del suo male, del segno e del simbolo del linguaggio e del suo limite. questo libro parla di jung, perche`, come nietzsche, jung raggiunge l`essenza violenta del discorso psicologico e quindi l`origine del discorso, che neppure la filosofia conosce perche`, come `scienza umana`, non dice che il limite... dopo jung non si puo` fare psicologia se non accedendo alla nascita della psicologia che non si trova nei testi scientifici, dove le tautologie assicurano i generi e le tecniche, ognuno al suo posto, ma in quel pre-testo che e` la religione, dove il dramma divino narra la vicenda umana che l`uomo non puo` raccontare, perche` il suo racconto, il suo testo e` venuto dopo. per questo in jung non parla il sapere, ma dio e gli de`i. con jung torna l`enigma, torna l`oscurita`. la sua psicologia assume il modo del discorso per trasferirlo al limite del discorso. e questo limite che vogliamo indagare." (dalla prefazione) |