molti conoscono la tenera storia del giovane milos, ferroviere in una stazioncina dell`europa centrale, per averla vista in un film che vinse l`oscar nel 1966. milos, charlot boemo, diventa adulto tra i propri insuccessi amorosi e gli scintillanti successi del capo-manovra hubicka (che stampa timbri sulle chiappe della telegrafista), tra il ricordo del nonno che voleva fermare i tank con l`ipnosi e quella bomba, quella "cosina" che lui, milos, deve infilare nel treno dei nazisti. in appendice "l`ironia praghese" intervista con bohumil hrabal e "hrabal, ferroviere di dio" di sergio corduas. |