nessuno lo ammetterebbe ma noi italiani, prima o poi, siamo tutti preda di un istinto vitale e irrefrenabile, l`inclinazione all`immobile. non importa se ti sei ripromesso di girare il mondo, di fuggire lontano dalla routine rassicurante dei genitori, se ti mancano i soldi per seguire le loro orme. quasi senza accorgertene, passati i trent`anni potresti ritrovarti nei panni di michele, il protagonista di questo romanzo: un mutuo ventennale sul groppone, mobili dai nomi impronunciabili stipati in un condominio della periferia napoletana, e la maradona delle pulizie che ti rivolta la casa. per michele e` stato impossibile resistere al richiamo della stabilita`. eppure, proprio allora la sua vita si capovolge di nuovo, complici due incontri. un produttore americano, passato con disinvoltura dal porno a un film su padre pio, vuole lui - agnostico convinto - come sceneggiatore. e una ballerina, bellissima e agguerrita, se ne innamora, nonostante il caratteraccio e i tic da maschio meridionale. con lei michele riesce a placare le sue inquietudini, con lei puo` "fregarsene di tutto cio` che accade oltre il perimetro del letto: del presente e del futuro, dei mobili, della prossima rata del mutuo e delle macchie di muffa". ma se il destino ci riserva sempre nuovi colpi di scena, come michele non impareremo mai a farci trovare pronti. e in fondo sappiamo che comprare casa e` soltanto il tentativo di appagare una preziosa e naturale aspirazione, quella di regolare il disordine delle nostre vite. |