uscita tra il 1951 e il 1953, e scritta in francese, la trilogia ha imposto beckett sulla scena europea. i suoi personaggi, misteriosamente infermi, isolati nei loro disperati monologhi, incarnano emblematicamente la solitudine dell`uomo contemporaneo, ma anche la sua paradossale resistenza passiva al destino di annientamento che lo minaccia, sotto cieli vuoti non piu` abitati da alcuna divinita`. apparsa in italia a meta` degli anni `60, la trilogia e` sempre stata considerata un`opera a parte rispetto alla piu` celebre produzione teatrale di beckett, anche a causa delle sue difficolta` interpretative. |