canti di un unico canto. raccontati al modo dei cantastorie, forgiati sulla viva carne della memoria popolare, questi pezzi fanno della voce narrante l`orchestra di un mondo, il mondo che vive nell`emozione di paesaggi sazi di grano e di demoni. o, al contrario, nella risata di tipi tanto eccentrici quanto gravi di coerenza, nella nuda cronaca di disfatta e morte. ecco allora il guascone rugbista diventato capomafia o la solare ascesa al cielo degli eroi del milite zappala`, il soldato che combatte gli invasori e trovo` la morte sulla spiaggia di donnalucata. comincia con i passettini dello scravacchio, ovvero lo scarafaggio di tutti i cunti, e si conclude con la rosa dai cento petali che in una notte nera d`aloe fece a gara di liuto con il cipresso d`argento. |