e il 1602. il giovane guido reni, pittore di ottime speranze ma non ancora completamente affermato, torna a bologna dopo un lungo soggiorno a roma. durante il viaggio insieme all`amico gino, anch`egli artista, ripercorre l`itinerario che mesi prima l`ha portato li`, alla scoperta di un nuovo modo di dipingere e, forse, anche di se stesso. via via che il viaggio procede e si allontana dall`urbe, gli tornano quindi alla mente le tappe del suo soggiorno romano, gli incontri e i confronti con gli altri pittori, i dubbi che hanno accompagnato la creazione delle sue opere e che ancora lo tormentano, costringendolo a domandarsi quale sia davvero il valore della propria arte, specie in rapporto allo stile nuovo, cosi` diverso dal suo, del caravaggio, che tanto sta facendo discutere. l`interrogativo di sempre - "che artista sono?" rimarra` con lui fino al ritorno a casa, a bologna, quando dipingera` la sua opera forse piu` affascinante e misteriosa, la carita`, che per molti anni restera` arrotolata in un ripostiglio, dove lui stesso l`aveva chiusa subito dopo averla completata. "perche`?" si domanda manlio cancogni raccontando la storia di guido: cosa accadde al giovane pittore al suo ritorno a bologna? pubblicato originariamente con il titolo "il genio e il niente" e vincitore del premio grinzane cavour nel 1987, "il viaggio di guido reni", romanzo sui dubbi dell`arte e la ricerca del bello ideale, e` il racconto di questo mistero, il mistero stesso del genio e della creazione artistica. |