milano, 1952. in una gelida mattina di dicembre, in una viuzza intorno a via porpora, il corpo di una giovane e bella donna bionda viene ritrovato senza vita all`interno della sua topolino amaranto: uccisa, come si scoprira` dall`autopsia, da una letale iniezione di cianuro. si tratta di gilda dell`acqua, proprietaria di un bar tabacchi in piazzale loreto. l`inchiesta, condotta dal commissario capo del porta venezia mario arrigoni, coinvolge il pittoresco mondo dei frequentatori del locale, la gemella della vittima, uno zio sfuggente e lascivo, un attempato ed enigmatico marchese e signora, il gestore di una bisca clandestina, una splendida amica dai costumi disinvolti... gli investigatori si muovono fra eventi dove fanno capolino eccitanti festini, relazioni ambigue, la droga e il gioco d`azzardo. ma l`indagine non procede di un passo: non emergono moventi attendibili ne` tanto meno prove, e i sospetti si dissolvono come neve al sole. arrigoni e` ormai pronto ad alzare bandiera bianca e a chiudere l`indagine con un nulla di fatto, quando un brillante guizzo intuitivo dell`ispettore giovine riapre i giochi creando le premesse per arrivare alla piu` impensabile e sconvolgente soluzione del caso. |