in un oscuro paese dell`europa orientale - i cui abitanti parlano ora tedesco ora russo ora una lingua che non coincide con nessuna di quelle esistenti - un filosofo quarantenne, adam krug, siede annichilito nell`ospedale dove e` appena spirata l`amatissima moglie olga. krug e` una celebrita` internazionale, l`unica che possa vantare il piccolo stato retto dal regime poliziesco di paduk, fondatore del partito dell`uomo comune, che propugna una dottrina violenta fondata sul "pensiero unico". per consolidare il suo carisma il dittatore vorrebbe l`appoggio di krug, ma lo studioso oppone il piu` deciso rifiuto in nome della liberta` di coscienza, esponendosi cosi` alla piu` feroce delle rappresaglie. concepito nel 1941 e portato a termine tra il 1945 e il 1946, in singolare ed evidente contrappunto con il "1984" di orwell, "un mondo sinistro" e`, insieme a "invito a una decapitazione", il romanzo piu` politico di nabokov, nutrito com`e` dell`orrore che i regimi totalitari avevano scatenato negli anni precedenti. per krug, infatti, la coscienza e` "l`unica cosa reale al mondo e il mistero piu` grande": un prodigio, un arcano, una sfida incessante, e un paradosso, giacche` e` sinonimo di curiosita` illimitata, di sentimenti illimitati all`interno (krug in russo significa "cerchio") di un`esistenza per sua natura finita. |