a sedici anni tutto e` da scoprire, la vita e` ancora intera, possibile, e il futuro un`opportunita`. cosi` anche per paoletta, che di avere "tutta la vita davanti", pero`, non e` entusiasta. forse perche` odia le frasi fatte o semplicemente perche` e` diversa dalle altre ragazze: detesta facebook, legge anna karenina, filosofeggia su harry potter, invece delle sit-com guarda vecchi film, si ingozza di dolci infischiandosene della bilancia e allo shopping con le amiche preferisce di gran lunga le passeggiate silenziose con il fratello minore, richi. o forse e` proprio lui a renderla diversa: richi ha dodici anni, le gambe cosi` fragili che possono reggere solo pochi passi strascicati, un braccio difficile da controllare e una vita tanto piu` complicata davanti. non parla molto, e quando lo fa, non sempre gli altri lo capiscono. ma paoletta si`; brevi frasi che hanno, per lei, il sapore della sincerita` che manca nella villa di famiglia. un`autentica prigione. una tortura di menzogne, cose non dette, segreti pericolosi, da cui la ragazza scappa ogni volta che puo`. e insieme a richi attraversa il confine, immaginario eppure cosi` reale, che divide lo splendido giardino di casa loro dalle margherite, il quartiere popolare, dove gli appartamenti sono modesti, le giostrine arrugginite e i padri non sono imprenditori di successo ma cassintegrati in difficolta`. e dove c`e` antonio, anche lui, a modo suo, diverso. l`unico, a parte richi, che sa leggerle dentro e che l`aiutera`... |