luigi e` figlio d`arte. suo padre e` un boss della camorra, un pezzo grosso, uno di quelli che contano nell`aversano. dalle sue parti, con quelle credenziali, potrebbe essere padrone incontrastato. ma lui non ne vuole sapere. troppo vivo e amaro il ricordo degli anni di infanzia, con il padre sempre in galera e la geografia imparata andando in visita nelle carceri di massima sicurezza in tutta italia, con i natali a toni smorzati, solo con donne e cugini, perche` tutti gli uomini della famiglia o erano latitanti o in prigione. quando le irruzioni all`alba della polizia o i parenti morti in agguati non li vedi sullo schermo ma li hai in casa, puoi crescere senza poterne fare a meno, o cercare di starne lontano il piu` possibile. luigi ha scelto la seconda strada, dicendo tanti no, poi qualche si`, poi ancora no no no, fino a costruirsi una vita pulita e dignitosa. questo vuole dire ai figli di scampia e a tutti gli altri, una vita diversa e` possibile, ed e` molto piu` bella. |