per sfuggire agli orizzonti ristretti entro cui sarebbe confinata la nostra esistenza ci serviamo della immaginazione, alimentata dal confronto non solo con persone reali, ma anche con figure tratte dai testi letterari e dai media. grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione, ciascuno dispone oggi, fin dall`infanzia, di un enorme repertorio di modelli di vita e di esperienza, tratti da differenti culture, che ne modificano le maniere di fantasticare, pensare e agire. nel passato, oltre ai genitori e alla limitata cerchia dei conoscenti, i personaggi esemplari erano relativamente pochi e circonfusi di gloria: sovrani, condottieri, fondatori di religioni, santi, poeti o filosofi. da quando i modelli con cui identificarsi si sono inflazionati, popolandosi di celebrita`, la costruzione di un io autonomo, capace di inglobare l`alterita` e di arricchirsi per suo tramite, e` diventata piu` incerta. l`identita` individuale, ibrido frutto d`imitazione e d`invenzione di se`, da un lato, si indebolisce allorche` i modelli, diventando effimeri, perdono d`autorita`; dall`altro, quasi per compensazione, esige per il soggetto maggiore visibilita` e riconoscimento. ma, se ognuno e` connesso ad altre esistenze e capace di racchiuderne molte, non corre forse il rischio di perdere la propria consistenza e di trasformare l`immaginazione, piu` che in un fattore di crescita, in un trastullarsi inoperoso o, peggio, in un nocivo strumento di fuga dal mondo e di paralisi della volonta`? |