da sempre il mediterraneo - il "mare fra le terre" - e` stato un crocevia di popoli, culture, lingue, religioni, che ne hanno fatto il cuore pulsante del vecchio mondo. a segnare la storia del "grande mare", il nome con cui era noto nella tradizione ebraica, non sono stati, secondo lo storico britannico david abulafia, il clima, i venti o le correnti, ma gli uomini (navigatori, mercanti, missionari, condottieri, crociati, pellegrini, pirati), che, mettendo in contatto le regioni piu` remote di questo vasto bacino, lo hanno reso "forse il piu` dinamico luogo di interazione tra societa` diverse sulla faccia del pianeta". anziche` richiamarsi a un`astratta e statica "identita` mediterranea", l`autore pone l`accento sul cambiamento di una regione che nel corso dei millenni ha visto sorgere e tramontare imperi e civilta`, e` stata teatro di feroci battaglie per il monopolio politico e commerciale, e che infine, prima con la scoperta della rotta atlantica e poi con l`apertura del canale di suez, ha perso sempre piu` importanza nelle relazioni e nei commerci internazionali, per trovare la sua nuova e insospettata vocazione nel turismo di massa e diventare, piu` recentemente, il complesso scenario di incessanti flussi migratori. al centro di questa affascinante ricostruzione non ci sono soltanto gli eventi e i personaggi piu` importanti della storia economica, politica e militare, ma anche figure solo apparentemente di fondo... |