il mare che si allontana, scintillante nella calura. la fiumara da risalire, gonfia di pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle ginestre e infine lo scroscio sempre piu` intenso: e` cosi` che francesco e i suoi amici scoprono un`oasi di pace presso la cascata refrigerante del giglietto, sopra il paese di spillace, in calabria. il luglio e` afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. ma quel luogo incantevole cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati francesco e marta incrociano gli occhi atterriti e insieme fieri di un vagabondo, che si comporta come un uomo braccato, cerca di allontanarli ed e` addirittura armato. ma la curiosita` buona dei due ragazzi, gli sguardi leali scambiati nell`ombra, hanno la meglio: e presto l`uomo misterioso rivela qualcosa di se`, della ferita che lo ha condotto a nascondersi... luglio, agosto, giorni in cui la vampa dell`estate si accompagna ai sapori dei fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante, sul far del mattino. e poi settembre, l`estate che si va spegnendo, il ritorno alla scuola e alla vita usata, la maggiore eta` che si avvicina: e con essa la consapevolezza che l`incanto non e` nulla senza il coraggio, senza l`impegno che ogni vita adulta richiede. |