sin dagli esordi paolo poli ha guardato il mondo con lo scarto fantasmagorico di chi sa che per restituire lo spirito delle cose, per disinnescare censure e conformismo, c`e` bisogno di ridere e di far ridere. rileggendo mezzo secolo di interviste (cartacee, radiofoniche e televisive - molte disperse, quasi introvabili), luca scarlini ha costruito un sillabario poetico e brillante: una sarabanda di racconti spericolati e divagazioni fulminanti, un "alfabeto poli" da decrittare seguendo il filo dell`ironia. la folgore del ricordo a tratti prende la forma esatta di un aforisma, altre volte invece si dispiega in pagine intense, analitiche e narrative, lasciando spazio alla riflessione e alla sensibilita` di un artista cosi grande da non essersi preso mai troppo sul serio. sullo sfondo di un`italia colta nei suoi aspetti meno prevedibili, sfila una galleria di personaggi indimenticabili, da longhi a parise, da franca valeri a pasolini. il genio radente di paolo poli procede spigliato, non senza qualche lampo di malinconia, sino a fondare in qualche modo un`etica della leggerezza. non c`e` niente di piu` sincero, in fondo, di un libro scritto vivendo. |