il 6 marzo 1931, nella nuova sala gaumont degli champs-elyse`es, venne proiettato il primo film parlato francese, quel "david golder" che julien duvivier aveva tratto dal fortunato romanzo di ire`ne ne`mirovsky, apparso due anni prima. alcuni critici sospettarono che l`autrice, abilissima nel dare ritmo ai dialoghi, lo avesse addirittura scritto in vista dell`adattamento. non era cosi`, naturalmente, ma che il cinema fosse una sua passione, e che abbia sempre esercitato una forte influenza sul suo modo di raccontare, e` indubbio: "i personaggi si muovono davanti ai miei occhi" diceva lei stessa. e proprio alla tecnica cinematografica si ispira "film parlato" - il primo e il piu` lungo dei racconti qui radunati -, che la ne`mirovsky conduce con mano sicura, in un magistrale alternarsi di dissolvenze incrociate, flash-back, campi e controcampi, ellissi temporali, e con un`attenzione maniacale, come fa notare il curatore, per i dettagli visivi e sonori: il risultato e` di un`efficacia e di una novita` sorprendenti. appassionata lettrice di cechov, irene ne`mirovsky non smise mai di scrivere racconti, fino agli ultimi giorni della sua vita. |