niccolo` machiavelli ha scritto il "principe" per disegnare, invocare e formare un redentore politico in grado, con l`aiuto di dio, con la forza della profezia e quella delle armi, di liberare l`italia dal dominio straniero. la sua opera piu` famosa, di cui ricorre quest`anno il cinquecentesimo anniversario della composizione, non contraddice affatto le idee repubblicane di machiavelli ma ne costituisce la necessaria integrazione. non e` neppure, come molti autorevoli studiosi hanno ritenuto, il manifesto del realismo, ne` il testo che inaugura la moderna scienza della politica, ne` quello che proclama la dottrina dell`autonomia della politica dall`etica. e, invece, una splendida orazione sulla redenzione dell`italia, scritta da un uomo che sapeva trovare la sua rinascita spirituale nel pensiero delle `grandi cose`. questo e` il significato del principe, e in questo sta la sua attualita`. quando nessuno lo leggera` piu`, vorra` dire che e` morta l`aspirazione alla grande politica che sa redimere i popoli, e che ci siamo rassegnati alla penosa politica dei mediocri politici. |