a brooklyn, negli anni della seconda guerra mondiale, due ragazzi, reuven malter e danny saunders, s`incontrano sul campo di baseball nel corso di una partita che presto assume i connotati di una guerra santa. entrambi ebrei, danny e reuven appartengono a due diverse comunita` religiose, che da sempre si guardano con sospetto e diffidenza. reuven, figlio di uno studioso del talmud, e` quello che danny, chassid intransigente, definisce sprezzantemente un "apicoros", cioe` un eretico, che ha l`ardire di profanare la lingua sacra studiando le materie scolastiche in ebraico anziche` in yiddish. la ferita che danny infligge a reuven durante la partita e` anche una ferita simbolica, di sfregio e di sfida, e insieme la cerniera narrativa che consente a potok di mettere a confronto due modi di concepire la fedelta` alla tradizione e di vivere l`esistenza. la scrittura di potok riluce soprattutto nell`ascolto che riesce a prestare a quegli immensi silenzi famigliari, gonfi di tensione, che legano biologicamente i padri ai figli; antichi linguaggi muti che "dicono piu` col silenzio che con le parole di una vita intera", perche` "le parole sono crudeli, nascondono il cuore, il cuore che parla per tramite del silenzio". |