fra il 1518 e il 1520 machiavelli, condannato al confinio e all`inattivita` politica nel podere dell`albergaccio a sant`andrea in percussina, scrisse la "mandragola", capolavoro del teatro rinascimentale. dall`alto della sua esperienza di diplomatico, osservatore privilegiato ed esterno della vita di citta`, machiavelli getto` uno sguardo acuto sulla societa` fiorentina: la descrisse in una commedia amara, che facesse ghignare e riflettere. i personaggi che a firenze si incontrano, gli sposi nicia e lucrezia, l`astuto ligurio, il cupido callimaco, sono privi di determinazione morale o ideale, pronti all`inganno per raggiungere i propri scopi: cio` che importa e` la soddisfazione prepotente degli istinti, vivi negli uomini antichi come nei contemporanei. una commedia arguta e vivace, apprezzabile oggi da tutti i lettori grazie alla traduzione in italiano moderno di guido davico bonino. |