lo stabilimento piu` grande d`europa grava come un macigno sulla citta` dei due mari, la fa vivere e la fa morire. si muore in fabbrica precipitando al suolo dopo un volo di quindici metri, oppure di tumore. si muore a tamburi dove il maestrale soffia diossina e altre polveri cancerogene. taranto ha rimosso troppo a lungo i rischi connessi alla presenza dell`ilva fino a quando la magistratura non ha ordinato arresti e sequestrato gli impianti. e venuto cosi` a galla il "sistema riva", un impasto di paternalismo e autoritarismo, che ha corrotto l`ambiente e le coscienze di tanta parte della politica, delle istituzioni, della societa`, della chiesa, del sindacato. operai, sindacalisti, cittadini, ambientalisti, magistrati, amministratori, scienziati raccontano in questo reportage le loro paure: e` ancora possibile la presenza dell`ilva in una citta` di 200.000 abitanti? e giusto dover scegliere tra salute e lavoro? campetti scava nel profondo attraverso i documenti e le testimonianze, inserendo il siderurgico di taranto nel quadro complessivo delle attivita` del gruppo riva, i padroni del ferro in italia. |