Una valle severa. In mezzo, il lento andare del fiume. E` li` che ha cominciato a dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e li` e` ritornato ora che il male lo consuma. E` cominciato negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle ed e` sceso in pianura verso una citta` estranea, dentro una stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall`amianto. Il figlio ha ereditato un panico che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di quell`esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che bruciano, l`immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di chi ha chiamato "lavoro" quell`inferno. |