cornia si definisce in questo libro il tipico statale, pigro e pieno di sentimenti sociali scadenti; il quale passando ad esempio in bicicletta sulla via emilia, osserva e medita sulla citta` di modena, sull`italia di oggi, sulle leggi, su quella fauna speciale che sono i politici, sulla vita sociale, e anche sull`unione europea, che cosa ha di buono e di discutibile. e allora quando e` toccato da qualche pensiero originale, a ugo comia viene da prendere carta e penna e scrivere alle autorita`: al sindaco, al direttore del giornale, a questo o quel ministro della repubblica. sono interventi nati da un lampo di pensiero filosofico o economistico, sempre ai fini della pubblica utilita`; sembrerebbero pensieri paradossali e comici, ma a ben considerarli non sono poi cosi` assurdi; ad esempio sul pil italiano, come farlo crescere con poca fatica, approfittando dei tanto in auge godimenti sessuali; sui sensi unici che un sindaco sensibile dovrebbe abolire almeno per le biciclette, altrimenti ci si fa battere da reggio emilia; su angela merkel e sulle sue attrattive, per fare il bene dell`economia italiana, in polemica con l`opinione di un nostro ex primo ministro; su babbo natale e l`alcolismo; sulla possibilita` di scalare dalle multe il costo di un libro, uno acquista ad esempio "il mondo come volonta` e rappresentazione" di schopenhauer e glielo scontano dalla multa, onde rilanciare la cultura e sopportare con animo grato le multe; e cosi` via... |