tutto comincia con hanania, l`uomo che ha "girato mezzo mondo e superato molte prove". sotto la sua guida, un piccolo gruppo di "ferventi" ebrei della galizia polacca, composto da uomini e donne prescelti "non per propria rettitudine, ma solo in virtu` della misericordia divina", intraprende il viaggio verso la terra d`israele - secondo la tradizione diffusa in quelle regioni dal baal shem tov, il fondatore del chassidismo -, lungo un percorso in cui ogni luogo sprigiona una sorta di incanto. cosi` e` per il punto di partenza, buczacz, cittadina dove "sembra quasi che le stelle siano appese ai tetti delle case"; per vaslui, con il suo grande mercato di miele e cera; per ba`rlad, con le lapidi nerofumo dei martiri nel cimitero vecchio. e cosi` e` soprattutto per kushta la grande, ovvero istanbul, la "citta` senza eguali al mondo". ma via via che il viaggio prosegue, non senza disagi, se ne rivela l`autentica dimensione: paesi, oggetti e persone si trasfigurano in un fitto chiaroscuro fantastico, visioni ed eventi arcani (l`apparizione tentatrice di satana che cerca di dissuadere i pellegrini dal loro proposito, la misteriosa sparizione di chanania) si susseguono, e ogni tappa sembra comporre un itinerario mistico-simbolico. e ben diverso dall`eden annunciato, concreto e insieme celeste, appare infine l`approdo - dove la promessa si adempira` solo a prezzo di molte altre prove, e dove "il nulla deve necessariamente precedere l`esistenza". |