le vicende dei ta` meth`homeron, il "seguito" dell`iliade, erano state la materia, in eta` arcaica, del cosiddetto "ciclo epico", una serie di poemi che narravano il mito troiano dagli antefatti fino ai discendenti dei grandi protagonisti della guerra. tali poemi, probabilmente, non si leggevano piu` gia` ai tempi di quinto di smirne. egli volle cosi` colmare una lacuna, prendendo omero a maestro dal punto di vista della lingua e dello stile. ma lo spirito di un`epoca diversa non poteva non penetrare nella sua opera. i personaggi, piu` drammatici e psicologicamente delineati, si mostrano al lettore nelle loro passioni e nei loro dubbi, nell`odio e nell`amore, e soprattutto nelle loro coscienze: dall`infelice amazzone pentesilea al gigante etiope memnone, dall`aiace impazzito al temerario euripilo, dal violento neottolemo alla passionale enone. un`epica tradizionale ma diversa, affascinante per molti versi: l`unico poema antico rimastoci che narri questa sezione del mito, e che e` stato a lungo ingiustamente dimenticato. se ne propone ora la prima traduzione italiana integrale e disponibile anche al grande pubblico. premessa di giovanni cerri. |