"ora: non c`e` passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si irradi avanti e indietro, illuminando il senso dell`esperienza e la direzione del cammino. mattia signorini, uno dei piu` originali e felici narratori italiani dell`ultima generazione, a poco piu` di trent`anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporare di un progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a conclusioni che per la loro solidita` morale, per la maturita` che le sostiene, non possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino di questa nostra societa` smarrita tra resistenza e innovazione, appunto. l`occasione gli e` offerta dal ritorno al paese d`origine di ettore, il protagonista, per svendere la casa dei genitori scomparsi un anno prima in un incidente stradale, che lo obbliga a confrontarsi con le ragioni del suo distacco, con la ricchezza delle presenze umane che animano il paesaggio campestre lungo gli argini del fiume, con gli affetti e i sentimenti che vibrano ancora tutt`intorno. in citta` ha lasciato una sorella piu` giovane, incinta, che lo aspetta ricordandogli altri doveri e responsabilita`, ma anche il valore di una famiglia dispersa e distrutta non senza la loro correita`: ettore assiste alla disgregazione delle sue piu` radicate certezze, al confondersi di giudizi e pregiudizi, al riproporsi vitale dei valori rifiutati." (cesare de michelis) |