l`assunto di partenza del "de brevitate vitae" e` in aperto contrasto con il sentire comune: non e` affatto vero che la vita e` troppo breve; anzi, essa e` fin troppo lunga se sappiamo utilizzare correttamente il tempo a nostra disposizione. il torto di chi si lascia trascinare nel vortice delle occupazioni, e` pensare che si debba vivere in funzione degli altri, del futuro, di tutta una serie di vane attivita`, senza tener conto di quel termine improrogabile che e` la morte. la vita vera, invece, dovrebbe essere dedicata allo studio e alla pratica della sapienza, alla filosofia. solo un`esistenza condotta sull`esempio dei grandi pensatori del mondo antico, sorda ai fervori della politica, alle ostentazioni, ai vincoli sociali, puo` regalare pace e serenita` e, a suo modo, l`immortalita`. introduzione di caterina barone, con un saggio di luciano canfora. |