non si puo` fare a meno della fiducia-fede, dell`atto del credere, da cui possono nascere comunione, fedelta` e amore. la patologia che oggi affligge l`occidente e` affievolimento dell`atto del credere, venir meno della fiducia in se stessi e negli altri, nel futuro e nella terra. credere, fare fiducia e` diventato faticoso e raro. il discorso sulla fede, allora, non riguarda solo i cristiani o i cosiddetti credenti: debitori come siamo di una certa visione manichea che separa credenti e non credenti, siamo incapaci di individuare i temi brucianti che riguardano tutti gli uomini e che determinano i rapporti degli uni con gli altri. eppure, per tutta la vita, ci domandiamo se il vivere ha un senso, se si puo` credere, fare affidamento su una parola, su qualcuno. per enzo bianchi i cristiani hanno una grande responsabilita`: avendo come prima vocazione quella alla fede, essi possono infondere negli altri quella fiducia-fede di cui fanno l`esperienza senza vantare alcuna superiorita` su quanti non riescono ad accogliere il dono della fede nel dio di gesu` cristo. cio` che dovrebbe stare davanti a noi come l`urgenza prima e` la consapevolezza che "si passa dalla morte alla vita amando i fratelli" (cfr. lgv 3,14): ma questa verita` va conosciuta, accolta, creduta. |