perche` il grido "abbasso euclide!" nel titolo di un testo divulgativo sulla storia della geometria? in primo luogo, perche` basta uno sguardo per accorgersi che si tratta di un libro riccamente illustrato, che si affida innanzitutto all`intuizione e alla visualizzazione. mentre e` sufficiente sfogliare i monumentali "elementi di euclide" per rendersi conto che il grande sistematizzatore della geometria greca usava le figure con parsimonia, e si affidava quasi soltanto alla formalizzazione e alla dimostrazione. e poi, perche` il nome di euclide e` legato positivamente alla geometria classica, chiamata appunto geometria euclidea, e negativamente alle geometrie moderna e contemporanea, chiamate al contrario geometrie non euclidee. e piergiorgio odifreddi, che ha gia` raccontato la storia della prima in "c`e` spazio per tutti", e della seconda in "una via di fuga", in questo volume conclude la trilogia del suo "grande racconto della geometria" affrontando la geometria contemporanea. vediamo cosi` scorrere, nei vari capitoli, concetti e teorie che hanno attratto l`attenzione dei matematici soltanto a partire dalla fine dell`ottocento, e sono poi diventati il fulcro della matematica del secolo appena trascorso, ormai completamente svincolata dal retaggio euclideo: la quarta dimensione, la topologia, i frattali, le geometrie finite, e la riflessione sui fondamenti. |