che cos`e` mai l`abbondanza frugale, oltre a un ossimoro che lega provocatoriamente due opposti, a un`ennesima parola d`ordine suggestiva e impraticabile? se qualcuno replicasse cosi` alla prospettiva di una convivenza capace di sobrieta` non punitiva, verrebbe preso sul serio da serge latouche, e contraddetto con ottime ragioni. agli argomenti di chi dissente da lui e dagli altri, sempre piu` numerosi, "obiettori`di crescita", il maggior teorico della decrescita dedica questo libro, ormai necessario dopo anni di malintesi, resistenze, travisamenti strumentali, accese controversie. gli sviluppisti incrollabili, o gli scettici poco inclini a dar credito alle logiche antieconomiche, troveranno qui il repertorio delle loro tesi e delle loro perplessita`, smontate una a una. sara` difficile continuare a sostenere con qualche fondatezza che la decrescita e` retrograda, utopica, tecnofoba, patriarcale, pauperista. la crisi devastante che stiamo vivendo la indica invece come l`uscita laterale dalla falsa alternativa tra austerita` e rilancio scriteriato dei consumi. un`abbondanza virtuosa, ci avverte latouche, e` forse l`unica compatibile con una societa` davvero solidale. |