beit safafa e` il quartiere piu` ricco di gerusalemme est. prediletto dagli arabi israeliani provenienti dal nord, il quartiere ha prezzi di case, carne e altri generi di prima necessita` cosi` alti che nelle panetterie vi sono due tariffari, uno per i locali e un altro per gli immigrati. a beit safafa vive l`avvocato protagonista di queste pagine, un giovane procuratore con una promettente carriera da principe del foro gerosolimitano davanti a se`. vive in una villetta, due piani con salotto spazioso, cucina ultramoderna e due ampie stanze da letto. e ogni giorno raggiunge il centro a bordo della sua elegante mercedes nera. insomma, l`avvocato e`, come si usa dire, un uomo che ne ha fatta di strada, un bravo ragazzo che ha di certo realizzato il sogno di sua madre, comune a tutte le madri arabe in israele: avere un figlio medico o avvocato di successo. tuttavia, ha anche un cruccio che l`affligge non poco. si vergogna delle sue lacune in fatto di musica, letteratura, teatro e cinema. lacune rilevanti, visto che suoi colleghi israeliani parlano disinvoltamente di tali argomenti. percio`, di tanto in tanto fa una capatina in una vecchia libreria a dare una sbirciata ai titoli di narrativa raccomandati da ha`aretz, il giornale cui e` opportunamente abbonato. un giorno, nel settore dei libri usati della libreria, scopre, e decide di comprare all`istante, una copia gualcita di "sonata a kreutzer", celebre racconto di tolstoj, che sua moglie gli ha una volta stranamente menzionato... |