sulle atrocita` naziste e sull`orrore dell`olocausto sono stati scritti innumerevoli libri, ma l`opera di thomas kuhne, qui pubblicata nella versione italiana, presenta un aspetto singolare e forse ancora poco conosciuto di questo determinato periodo storico. l`autore si e` proposto d`indagare "dal di dentro" l`atteggiamento del popolo tedesco sotto il regime di hitler. capi militari, soldati, semplici cittadini uomini e donne, persino ragazzi, sono esaminati in funzione del loro rapporto con un`ideologia che sovvertiva morale, costumi, atteggiamenti tradizionali, per inculcare in tutti l`orgoglio nazionale, la tanto decantata volksgemeinschaft, l`unita` del popolo, che doveva trasformare, nessuno escluso, in cittadini appartenenti a una razza superiore. non solo gli "inferiori" dovevano essere eliminati ma l`io di ognuno doveva trasformarsi in moi. una massa compatta, solidale anche nel crimine. documentazioni, lettere, testimonianze inoppugnabili svelano - con episodi inediti e di indimenticabile efficacia - come la maggior parte dei tedeschi fosse "drogata" da una dottrina che esaltava l`orgoglio della germania. "questo libro - scrive l`autore - si concentra sull`aspetto costruttivo e solidale che spinse a un omicidio di massa". solidarieta`, complicita` maschile, "riscatto" femminile, devozione coniugale, tutte "qualita`" mirate a un solo scopo: distruggere gli altri, i "diversi". |