nell`aprile del 2009 un uomo politico di settantadue anni, l`uomo piu` ricco del paese, nonche` presidente del consiglio in carica, si presenta in un ristorante della periferia di napoli per partecipare ai festeggiamenti dei diciotto anni di una ragazza. la notizia, corredata di foto, sara` riportata su tutti i giornali. dovrebbe essere "scandalo", e invece nessuno, o quasi, parla di vergogna. perche`? che si tratti di un sentimento in via di scomparsa? ma cos`e` esattamente la vergogna, che tipo d`affetto costituisce? perche` differisce dalla colpa e dal pudore? il libro di marco belpoliti parte da questo fatto di cronaca per poi allargarsi e diventare subito un`indagine a tutto campo sulla vergogna stessa nell`attuale societa`, segnata dalla cultura del narcisismo e dal dominio delle immagini. scritto come un racconto, questo saggio ci conduce nel carcere iracheno di abu ghraib, a tokyo, nelle camerette degli hikikomori, a citta` del capo in compagnia di j.m. coetzee, a new york con andy warhol, e nella londra multietnica di salman rushdie; ritorna a nagasaki, ritratta da un fotografo giapponese subito dopo l`esplosione atomica e visitata da gunther anders, e poi va nella las vegas del porno di david foster wallace. due scrittori attraversano le pagine con le loro riflessioni: primo levi e franz kafka. |