sotto il ponte piu` antico di parma, il cadavere di un uomo affiora dalla riva melmosa. e stato assassinato, e poi gettato in acqua chissa` dove, finche` la corrente non l`ha portato li`. il commissario soneri, incaricato delle indagini, si affida come sempre all`istinto e raccolti i primi, labili indizi, decide di risalire il fiume. in un freddo, piovoso pomeriggio di gennaio, il suo tragitto a ritroso lo conduce in un borgo isolato dell`appennino, vicino a un passo percorso un tempo da mercanti e pellegrini e ora battuto da ambulanti extracomunitari, ma anche da "spalloni" della droga. i paesani parlano poco e malvolentieri, l`ostilita` verso l`intruso, perdipiu` sbirro, e` palese, tuttavia soneri arriva a scoprire in fretta l`identita` della vittima - un ricco e temuto imprenditore del posto - e a legare il suo nome a un pesante scontro di interessi sul futuro di quelle montagne. col passare dei giorni l`inchiesta si fa sempre piu` inquietante, mentre il commissario cerca, letteralmente, di trovare la pista giusta fra sentieri impervi che si perdono in un paesaggio intatto di neve, alberi e acqua. in questo scenario che lo affascina e insieme lo turba, s`imbatte in alcuni bizzarri personaggi, raccolti in una sorta di "comunita` dei boschi", e in uno scomodo prete dalla fede eversiva, confinato per punizione in quel luogo dimenticato da dio... |