franco loi, superato il traguardo degli ottant`anni, rivive il profondo legame con la sua citta`, milano, e con un`italia in crisi, con la consapevolezza del disagio dell`uomo contemporaneo ma anche con una indistruttibile speranza nel futuro: "ah italia scunda, che nissun po` ve`d, / italia che laura e se despera, / italia sensa gloria e sensa me`d, / te`ra d`un diu scundu sensa paura, / mi te cunussi e cerchi el giuss del cre`d / che te`gn inse`ma i gent denter la scura. (ah italia nascosta, che nessuno puo` vedere, / italia che lavora e si dispera, / italia senza gloria e senza possedimenti, / terra d`un dio nascosto senza paura, / io ti conosco e cerco il succo del credere / che tiene insieme le genti dentro l`oscurita`)". |